Freschi anche in estate

Di Markus Schneeberger , 5 agosto, 2022
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I materiali isolanti non impediscono solo che il calore si disperda in inverno; bloccano anche il calore del sole che batte inesorabilmente sul rivestimento del tetto. In effetti, i moderni sistemi di isolamento svolgono questo compito in modo così efficiente, che il cosiddetto sfasamento – ossia il ritardo delle temperature di picco nel passaggio attraverso gli strati del tetto fino a raggiungere gli ambienti interni – diventa meno importante.

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Con l'aumento delle temperature, nei sottotetti diventa subito evidente se l'isolamento del tetto soddisfa gli standard attuali. In caso contrario, un sonno ristoratore o la concentrazione durante il lavoro diventano impossibili, nonostante le finestre oscurate e i ventilatori a pieno ritmo. Quando il termometro dell'appartamento o dell”ufficio mansardato sale ben oltre i 24° Celsius, la sensazione di benessere comincia a svanire. Del resto, negli ambienti chiusi ci si sente più a proprio agio intorno ai 22° Celsius. D”altro canto, è possibile soggiornare confortevolmente sotto i moderni tetti isolati, purché si provveda anche a un'efficace ombreggiatura delle finestre. Questo grazie allo smorzamento dell’ampiezza consentito dai materiali isolanti. Tale fattore rappresenta uno dei parametri più importanti dell'isolamento termico estivo.

AMPIEZZE E FASI

Lo smorzamento dell'ampiezza indica l”attenuazione delle fluttuazioni di temperatura che si verificano nel corso della giornata. Se l'isolamento termico estivo è buono, la temperatura degli ambienti oscilla solo di pochi gradi tra mattina, mezzogiorno e sera. Mentre, durante l’inverno, efficaci strati isolanti impediscono al calore di fuoriuscire attraverso il tetto, agendo come una calda cuffia per la casa, nella stagione calda essi impediscono al calore estivo di penetrare dall'esterno. I sistemi multidimensionali, come il sistema di ristrutturazione del tetto KombiPlan che combina strati di isolamento intermedio dei travetti e l”isolamento con montaggio a travetto risultano essere talmente efficaci da far passare in secondo piano un altro fattore, un tempo importante, dell'isolamento termico: lo sfasamento.

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Tale fattore descrive il trasferimento rallentato di calore attraverso un elemento costruttivo. Il calore irradiato dal sole sui tetti e sulle pareti esterne si fa strada lentamente attraverso gli strati degli elementi costruttivi. Pertanto, i picchi di temperatura raggiungono gli spazi abitativi interni con un certo ritardo. In passato si sosteneva che, con un buon isolamento termico estivo, il calore di mezzogiorno viene rallentato a tal punto da raggiungere lo spazio abitativo solo a tarda sera, per disperdersi con la ventilazione. Questo è vero in linea di principio ancora oggi, ma i sistemi di isolamento all'avanguardia, come quelli utilizzati attualmente nei nuovi edifici e nei progetti di ristrutturazione, smorzano le temperature in modo così efficace già durante il loro passaggio attraverso i diversi strati di isolamento (smorzamento dell'ampiezza) da rendere irrilevante l’esiguo picco di temperatura che ancora riesce a raggiungere gli ambienti interni. Con il sistema di ristrutturazione del tetto KombiPlan, per esempio, il calore del sole colpisce prima uno strato solido di isolamento per tetti in lana di roccia e poi un efficacissimo isolamento intermedio dei travetti in lana di vetro, in modo che alla fine solo una minima parte del calore originale raggiunge lo spazio abitativo. Fondamentalmente: più massiccio ed elevato è il peso proprio degli elementi costruttivi, maggiore è la capacità del materiale di accumulare calore. Tutti conoscono, ad esempio, la piacevole frescura delle chiese antiche con spessi muri in pietra naturale in piena estate. Tuttavia, le costruzioni moderne ben isolate fanno sì che la necessità di questa capacità di accumulo passi in secondo piano, in quanto il calore che raggiunge gli ambienti interni è comunque minimo.

PER LA RISTRUTTURAZIONE BASTA LA LARGHEZZA DI UNA PALMO DI UNA MANO

Grazie agli ultimi standard energetici, i tetti attuali raggiungono valori di isolamento così efficienti che lo smorzamento dell'ampiezza non è più un fattore significativo. La situazione è diversa per gli edifici più vecchi. In caso di ristrutturazione, l'applicazione di un isolante delle dimensioni del palmo di una mano non è conveniente solo in termini di consumo energetico, ma anche di comfort abitativo, come mostra il grafico.

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Considerando la spesa totale di una ristrutturazione, i costi supplementari di qualche centimetro di strato isolante aggiuntivo sulle travi non gravano sul bilancio. A differenza dell'isolamento intermedio dei travetti, lo spazio verso l'esterno è disponibile secondo le necessità. Se, ad esempio, il valore U del tetto viene migliorato dagli attuali 0,24 W/(m2- K) a 0,14 W/(m2- K), si avrà immancabilmente un risparmio sui costi di riscaldamento nonché una temperatura più piacevole sotto il tetto. Considerando i costi energetici complessivamente elevati, la possibilità di investire in un solido isolamento con montaggio a travetto è da prendere più che mai in considerazione.